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Inediti freschi d'inventario. La terrazza delle "muse"

Inediti freschi d'inventario. La terrazza delle "muse"

Una serie di negativi documenta l'incontro fra Luigi Pirandello e la sua "musa" Marta Abba.

Fra le novità che continuamente affiorano dall’inventario Giacomelli, spicca una serie di negativi recanti la data 1928, a quanto pare del tutto inedite, nelle quali la Compagnia Italiana Grandi Alberghi documenta la presenza nelle proprie strutture di alcuni protagonisti di grande impatto nella sensibilità mediatica del tempo, vista anche la ricchezza di inquadrature e la singolarità delle pose realizzate.

L’identificazione non lascia dubbi: si tratta di Luigi Pirandello e di colei che oggi, specie dopo la pubblicazione integrale dell’epistolario che li ha legati per oltre dieci anni, viene considerata a ragione la “musa ispiratrice” dell’ultima fase della sua produzione artistica, e cioè l’attrice Marta Abba. Accanto a loro la sorella di Marta, Celestina Abba detta “Tina” o “Cele”, che la grande interprete volle fortemente coinvolgere nelle produzioni pirandelliane.